Acne sul viso: da cosa è causata e come curarla

Acne sul viso: da cosa è causata e come curarla

1. Cos’è l’acne e qual è il meccanismo che la scatena

L’acne è un’infiammazione a carico dell’apparato pilo sebaceo, struttura composta dal follicolo pilifero (da cui ha origine il pelo) e dalla ghiandola sebacea: quest’ultima è responsabile della produzione di sebo, sostanza oleosa che serve a mantenere la pelle morbida e a proteggerla. 

Nell’acne si verifica una produzione di sebo superiore alla norma che, assieme ai cheratinociti (cellule presenti nell’epidermide), finisce per occludere il follicolo formando un vero e proprio “tappo”: questa situazione favorisce la proliferazione dei batteri normalmente presenti sulla pelle, creando i presupposti per lo sviluppo di infiammazioni all’interno del follicolo stesso. Si formano così i brufoli e le altre lesioni tipiche dell’acne. 

2. Quali sono i sintomi dell’acne sul viso?

L’acne tende a comparire soprattutto sul volto, ma può manifestarsi anche in altre zone del corpo, ad esempio spalle, collo, dorso e parte superiore del torace. Comprende varie tipologie di lesione, spesso presenti contemporaneamente, che variano di grandezza e gravità: in particolare, alcune sono più superficiali, mentre altre si sviluppano in profondità nella pelle. 

Tra i sintomi dell’acne sul viso rientrano:

  • punti neri: si tratta dei cosiddetti comedoni aperti (con “comedone” si intende il follicolo ostruito). Il tipico colore scuro è dovuto all’ossidazione che avviene quando la sostanza che contengono entra in contatto con l’aria.  
  • Punti bianchi: vengono chiamati comedoni chiusi perché, a differenza dei punti neri, il materiale che ostruisce il follicolo rimane sotto la pelle. La superficie, in questo caso, è di colore chiaro.
  • Papule: si tratta di piccole protuberanze dalla consistenza solida e di colore rosato. Se toccate, talvolta, possono far male.
  • Pustole: sono piccole protuberanze solide, simili alle papule, contenenti pus. 
  • Noduli: in questo caso la protuberanza si forma sotto la pelle, ha consistenza solida e può essere dolorosa.
  • Cisti: sono lesioni che si formano in profondità nella pelle, piene di pus e dolorose. 

Queste ultime due lesioni sono quelle maggiormente associate a esiti cicatriziali.

3. Acne sul viso: tipologie e livelli di gravità

Come anticipato, l’acne sul viso può avere diversi livelli di gravità:

  • Chi soffre di acne lieve di solito manifesta solo punti neri, punti bianchi e una piccola quantità di brufoli (ossia papule o pustole). 
  • Nelle forme di acne moderata sono presenti soprattutto papule e pustole. 
  • Quella di grado severo, invece, è caratterizzata dalla presenza di lesioni nodulo-cistiche.

4. Le cause dell’acne sul viso

Abbiamo visto come si formano le lesioni acneiche, ma quali sono le cause che portano a questo problema? A cosa è dovuta l’eccessiva produzione di sebo che sta alla base dell’acne? In realtà, sono diversi i fattori che possono contribuire, ad esempio:

  • familiarità, poiché la presenza di familiari che hanno questo problema aumenta le probabilità di soffrirne;
  • pubertà, per via dei cambiamenti ormonali fisiologici che avvengono durante lo sviluppo sessuale;
  • variazioni ormonali in età adulta, che si verificano ad esempio con la gravidanza o durante il ciclo mestruale;
  • condizioni mediche come la sindrome dell’ovaio policistico, che comporta disordini ormonali;
  • uso di cosmetici comedogeni che favoriscono la formazione di comedoni;
  • specifici farmaci come i corticosteroidi o alcune pillole anticoncezionali;
  • indumenti o accessori che provocano pressione sulla pelle, come le mascherine, i caschi da bicicletta o le attrezzature sportive.

5. Ci sono fattori in grado di peggiorare l’acne sul viso?

Esistono poi elementi che sono in grado di aggravare i sintomi dell’acne. Tra questi rientrano lo stress, in quanto stimolerebbe la produzione di sostanze che attivano le ghiandole sebacee, il fumo, l’inquinamento e il sole. L’esposizione solare, infatti, dopo un apparente miglioramento dovuto all’abbronzatura che maschera le lesioni acneiche, può provocare un peggioramento causato da un’esposizione solare eccessiva e non controllata che determina un aumento della produzione di sebo, con conseguente infiammazione e aggravamento dell’acne, soprattutto nelle forme moderate-gravi. 

Il sole, inoltre, potrebbe determinare l’insorgenza di esiti iperpigmentari (le macchie) a cui le persone affette da acne sono molto soggette. Per questo motivo è necessario applicare filtri solari specifici per pelli acneiche, che evitano la comparsa di macchie e un peggioramento della malattia causato dall’esposizione solare.

Anche la dieta giocherebbe un ruolo nell’esacerbare il problema: i cibi ricchi di zuccheri (quindi con elevato indice glicemico) e i latticini causano una stimolazione delle ghiandole sebacee determinando un aggravamento dell’acne. Sono infatti fattori che nei soggetti geneticamente predisposti ad avere acne (quindi che hanno una familiarità rispetto a questo problema) possono peggiorarla.

Che dire invece dell’igiene? Secondo un falso mito legato a questa malattia, l’acne avrebbe un’origine infettiva e sarebbe provocata da una scarsa pulizia della pelle, ma non è così, anzi, lavare troppo il viso o usare prodotti aggressivi può acuire il disturbo in quanto la cute del soggetto acneico è più sensibile e delicata. Per questo motivo, come vedremo fra poco, in genere è consigliabile detergere la cute massimo due volte al giorno con soluzioni delicate che non seccano la pelle, e utilizzare prodotti che la idratino rispettando la barriera cutanea.

6. Che cos’è l’acne giovanile?

Come abbiamo detto, l’acne sul viso è una condizione spesso associata all’adolescenza: in questa fascia di età, infatti, molti ragazzi e ragazze ne soffrono proprio a causa delle variazioni ormonali tipiche di questa età. 

Anche se le cause possono essere molteplici, gli adolescenti con acne avrebbero una maggiore sensibilità agli stimoli ormonali: nello specifico, sia nei maschi che nelle femmine si verifica un aumento degli androgeni durante la pubertà (in particolare di testosterone) che può stimolare una maggiore produzione di sebo. 

L’acne giovanile compare tra i 12 e i 18 anni, in genere, e può essere presente fino ai 20-25 anni circa. Al contrario di quanto si pensa, però, l’acne non riguarda solo i giovanissimi. In certi casi, infatti, può durare per più tempo o presentarsi per la prima volta in età adulta: in questo caso si parla di acne tardiva

7. L’acne nelle donne

È proprio il sesso femminile a essere maggiormente soggetto all’acne tardiva, e non sono poche le donne che presentano un viso acneico anche da adulte. Ma perché accade? Sebbene i motivi possano essere diversi, come abbiamo visto parlando di acne femminile, gli ormoni tendono a giocare un ruolo importante. Questo perché, a differenza dell’uomo, la donna va incontro a variazioni ormonali per tutto il corso della vita e non solo nell’adolescenza. In particolare, durante il ciclo mestruale e la gravidanza avvengono dei cambiamenti che possono influire sulla produzione di sebo.

8. Possibili conseguenze dell’acne sul viso

Una possibile conseguenza dell’acne, purtroppo, sono le cicatrici sul volto. Di solito l’acne lieve non provoca questa complicanza, che in genere è dovuta a una forma grave di acne  (anche se qualsiasi tipo di brufolo può causare cicatrici) e i segni possono avere forme diverse. Ad esempio, potrebbero apparire come piccoli fori profondi, come cicatrici tondeggianti non profonde o come segni simili a quelli della varicella. 

Le cicatrici, a differenza delle lesioni pustolose che sono transitorie, persistono per tutta la vita e non di rado sono causa di disagio nella persona coinvolta. Dato che i trattamenti delle cicatrici non sempre garantiscono una completa risoluzione del problema (soprattutto in caso di cicatrici profonde) è fondamentale prevenirne l’insorgenza attraverso un trattamento precoce ed efficace dell’acne, ed evitando di traumatizzare la pelle spremendo i brufoli (spesso, infatti, le cicatrici sono causate dal paziente stesso).

9. A chi rivolgersi per diagnosticare l’acne?

Il medico di riferimento per chi soffre di acne è il dermatologo e la diagnosi viene fatta da questo specialista. Attraverso una visita accurata il medico classificherà l’acne in base alla tipologia e alla gravità, a seconda del numero e del tipo di lesioni presenti. In alcuni casi, potrebbe prescrivere ulteriori esami per comprendere meglio le cause, ad esempio analisi del sangue per conoscere il livello di ormoni oppure un’ecografia ovarica per verificare la presenza di eventuali problemi come la sindrome dell’ovaio policistico

Una volta inquadrata la tipologia di pelle della persona, la gravità dell’acne e individuate le cause associate, il dermatologo prescriverà una terapia personalizzata volta a curare il problema in maniera efficace ed evitando, così, l’insorgenza di cicatrici. Trattandosi di una malattia complessa che dipende da vari fattori, il semplice utilizzo di creme può non essere sufficiente e la terapia “fai da te” con prodotti da banco o consigliati dal farmacista è sconsigliata

In generale, è sempre raccomandato rivolgersi al dermatologo in presenza di un’acne infiammata con numerosi elementi pustolosi e in presenza di un’acne che non regredisce dopo l’adolescenza.

10. Quanto tempo impiega l’acne per guarire?

Il medico di riferimento per chi soffre di acne è il dermatologo e la diagnosi viene fatta da questo specialista. Attraverso una visita accurata il medico classificherà l’acne in base alla tipologia e alla gravità, a seconda del numero e del tipo di lesioni presenti. In alcuni casi, potrebbe prescrivere ulteriori esami per comprendere meglio le cause, ad esempio analisi del sangue per conoscere il livello di ormoni oppure un’ecografia ovarica per verificare la presenza di eventuali problemi come la sindrome dell’ovaio policistico

Una volta inquadrata la tipologia di pelle della persona, la gravità dell’acne e individuate le cause associate, il dermatologo prescriverà una terapia personalizzata volta a curare il problema in maniera efficace ed evitando, così, l’insorgenza di cicatrici. Trattandosi di una malattia complessa che dipende da vari fattori, il semplice utilizzo di creme può non essere sufficiente e la terapia “fai da te” con prodotti da banco o consigliati dal farmacista è sconsigliata

In generale, è sempre raccomandato rivolgersi al dermatologo in presenza di un’acne infiammata con numerosi elementi pustolosi e in presenza di un’acne che non regredisce dopo l’adolescenza.

11. Come trattare l’acne sul viso: consigli ed errori da non fare

Possibili domande a cui si potrebbe rispondere (perché gli utenti se le pongono):

  • possibili rimedi naturali per curare l’acne
  • come curare l’acne giovanile
  • quanto tempo serve per guarire dall’acne

Le accortezze da avere nel quotidiano per gestire l’acne sul viso

  • se ci sono comportamenti/ abitudini da evitare
  • cosa evitare di mangiare

12. È utile spremere i brufoli? Cosa fare contro le cicatrici?

I brufoli non vanno mai schiacciati: per quanto possano non piacere e si desideri farli sparire, infatti, questo comportamento peggiora la situazione. Dobbiamo pensare che il vero problema dell’acne non è il brufolo in sé, ma l’esito cicatriziale che può lasciare. Schiacciare i brufoli non solo peggiora la malattia, poiché rappresenta un ulteriore stimolo infiammatorio, ma aumenta il rischio di cicatrici: per questo è importante usare creme specifiche create appositamente per essere applicate sul singolo brufolo al fine di sfiammarlo e farlo sparire gradualmente.

Quale soluzione impiegare, invece, per eventuali cicatrici? Se i prodotti topici (quindi da utilizzare sulla pelle) sono ottimi per le macchie causate dall’acne, per le cicatrici profonde è spesso necessario un trattamento specifico che vada a stimolare la rigenerazione cutanea, come la dermoabrasione e la laserterapia.

13. Gli integratori possono migliorare l’acne?

In accordo con il proprio dermatologo si può valutare anche l’assunzione di alcuni integratori in grado di agire positivamente sull’acne, ad esempio a base di:

  • bardana, per la sua azione depurativa;
  • zinco, che ha una funzione seboregolatrice;
  • nicotinamide (vitamina B3), che ha proprietà antinfiammatorie;
  • biotina (vitamina H), utile per il mantenimento del benessere della cute;
  • vitamina A, che agisce direttamente sulle ghiandole sebacee;
  • lattoferrina, sostanza antimicrobica e antinfiammatoria;
  • prebiotici e probiotici, poiché esiste un forte legame tra il benessere intestinale e quello della pelle;
  • semi di pompelmo, con azione antimicrobica;
  • melissa e biancospino, che vantano proprietà antistress (elevati livelli di stress peggiorano l’acne);
  • myo-inositolo e metilfolato in caso di ovaio policistico.

14. Una dieta ipercalorica può peggiorare l’acne?

In questo caso dipende da cosa si intende per “dieta ipercalorica”. Se da un lato bisogna sfatare il mito secondo cui i cibi grassi causano l’acne, dall’altro è bene sapere che una sostanza chiamata IGF-1 – i cui livelli aumentano con una dieta a elevato indice glicemico e il consumo di latte – incrementa la sintesi degli androgeni e attiva una serie di meccanismi con effetto proinfiammatorio e comedogenico.

Tenere conto dell’alimentazione seguita è fondamentale. Come vedremo meglio fra poco, per trattare l’acne sul viso serve un approccio “integrato” che includa non solo l’utilizzo di creme e farmaci, ma una visione a 360 gradi, con una particolare attenzione anche all’aspetto nutrizionale. Da questo punto di vista, premesso che ogni persona va valutata singolarmente, in generale è consigliabile seguire una dieta equilibrata a basso indice glicemico, con un ridotto consumo di latte vaccino e derivati. 

È bene prediligere invece un’alimentazione antinfiammatoria e antiossidante a base di: 

  • verdura e frutta di stagione (frutta possibilmente a basso carico glicemico in presenza di ovaio policistico);
  • pesce, specialmente azzurro, in quanto ricco di omega 3, utili per ridurre le infiammazioni;
  • olio extravergine di oliva a crudo, e altri alimenti ricchi di vitamina E per il suo potere antiossidante;
  • cibi contenenti antiossidanti e vitamina A (quest’ultima presente in carote e melone, ad esempio).

Bere acqua a sufficienza, inoltre, è fondamentale per il benessere della pelle e dell’intero organismo. 

15. Qual è la skincare adatta per l’acne sul viso?

Un altro aspetto fondamentale del trattamento è la cura della pelle quotidiana. Ogni giorno è importante detergere il viso in modo corretto, usando prodotti a base di tensioattivi vegetali e in schiuma e, successivamente, applicare una crema specifica. In estate, inoltre, servirà la fotoprotezione.

Anche esfoliare la pelle è utile perché aiuta a ridurre l’ispessimento dello strato corneo e a migliorare le macchie causate dall’acne. L’importante è non usare un’esfoliazione troppo aggressiva ed evitare gli scrub meccanici, mentre sono consigliati i peeling, trattamenti a base di sostanze che esfoliano la pelle stimolando la rigenerazione cellulare. Alcune di queste sono l’acido salicilico, l’acido glicolico, l’azeloglicina (derivato dell’acido azelaico ma meno aggressivo) e l’acido mandelico.

Nella scelta di una maschera, invece, è necessario partire dal presupposto che la pelle acneica è una pelle delicata, che richiede una corretta idratazione: ciò significa che bisogna evitare quelle che tendono a seccare la cute. 

16. Viso acneico: quale make up utilizzare?

Il make up può peggiorare l’acne sul viso se si utilizzano prodotti comedogenici, dunque contenenti sostanze che favoriscono l’occlusione dei pori, come siliconi e oli minerali (tra cui la paraffina liquida). Di conseguenza, è importante fare uso di cosmetici studiati per la pelle acneica e una base trucco specifica contenente sostanze capaci di regolare la produzione di sebo, di assorbire il sebo in eccesso e con azione opacizzante.

17. Curare l’acne: l’importanza di un approccio integrato

Per curare l’acne è fondamentale quindi evitare il “fai da te” e rivolgersi a un dermatologo, in particolare a uno specialista che si approcci a questa malattia con un metodo integrato. Una patologia come l’acne, infatti, non si tratta solo con creme e farmaci, ma per risolverla in modo duraturo è necessario prendere in considerazione la persona nella sua completezza, tenendo conto di una serie di aspetti che riguardano la salute come l’alimentazione seguita, il benessere psichico e lo stile di vita

Per questo ho sviluppato un approccio che si concentra non solo sulla manifestazione cutanea in sé, ma anche sulla salute interna e interiore della persona. Limitarsi alla patologia cutanea, infatti, significa fermarsi alla superficie del problema, mentre per guarirla definitivamente serve scavare a fondo, includendo anche aspetti come la gestione dello stress e la cura dell’alimentazione.

Dott.ssa Alessia Anzalone - Dermatologa

Specialità:
Dermatologa

Biografia:
Dermatologa esperta in Medicina Integrata.

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