a cura del Prof. Mauro Cervigni
L’incontinenza fecale è un disturbo debilitante che comporta la perdita involontaria di feci o gas intestinali.
Questa condizione può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono, influenzando le attività quotidiane, le relazioni sociali e l’autostima.
Si stima che colpisca fino al 5% della popolazione adulta, soprattutto tra gli anziani e le donne, ma l’incidenza potrebbe essere sottostimata a causa del senso dell’imbarazzo e della mancanza di consapevolezza che circonda il disturbo.
Le persone affette possono infatti sperimentare un costante senso di vergogna, isolamento sociale e ansia legati alla paura di perdite imbarazzanti in luoghi pubblici. Questo può limitare le attività quotidiane e comportare una certa reticenza a cercare un’assistenza adeguata.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio i sintomi, le cause, la diagnosi e le opzioni di trattamento disponibili per l’incontinenza fecale, fornendo una visione completa e approfondita di questa condizione.

1. Sintomi dell’incontinenza fecale
I sintomi dell’incontinenza fecale possono variare da lievi a gravi e includono, come già accennato, la perdita involontaria di feci o gas intestinali.
Alcuni pazienti possono sperimentare uno stimolo urgente alla defecazione che è impossibile da controllare, mentre altri possono avere perdite occasionali o frequenti di feci o gas senza alcun preavviso.
Questi episodi possono verificarsi durante il giorno o la notte, e possono influire sulla qualità della vita e sul benessere emotivo.
2. Cause dell’incontinenza fecale
L’incontinenza fecale può avere diverse cause, tra cui:
- Danni ai muscoli o ai nervi del tratto intestinale: traumi, interventi chirurgici, malattie neurologiche e altre condizioni possono compromettere la funzione intestinale e causare l’incontinenza fecale.
- Problemi strutturali o anatomici: malformazioni congenite o condizioni acquisite, come il prolasso rettale, possono contribuire alla perdita di controllo delle feci.
- Diarrea cronica: la diarrea persistente può aumentare il rischio di incontinenza fecale poiché le feci liquide sono più difficili da controllare.
- Costipazione cronica: la stipsi prolungata può portare all’accumulo di feci che possono danneggiare i muscoli rettali e anali, compromettendo il controllo delle feci.
- Invecchiamento: con l’avanzare dell’età, i muscoli e i nervi responsabili del controllo intestinale possono indebolirsi, aumentando il rischio di incontinenza fecale.
3. Diagnosi e trattamento
La diagnosi dell‘incontinenza fecale richiede una valutazione approfondita da parte di un medico specialista.
Durante la visita, il medico raccoglierà la storia clinica del paziente, condurrà un esame fisico e potrà richiedere esami diagnostici specifici, che possono includere gli esami del sangue e delle feci, la manometria anorettale, l’ecografia trans-rettale dello sfintere anale, la risonanza magnetica pelvica e l’elettromiografia del pavimento pelvico.
Una corretta diagnosi è fondamentale per identificare la causa sottostante e pianificare un trattamento efficace. Le opzioni di trattamento possono includere:
- Modifiche dietetiche: un’alimentazione ricca di fibre e l’assunzione di liquidi adeguati possono contribuire a regolare la funzione intestinale e prevenire la diarrea o la costipazione.
- Riabilitazione del pavimento pelvico: gli esercizi del pavimento pelvico possono rafforzare i muscoli coinvolti nel controllo delle feci e migliorare il loro controllo.
- Terapia farmacologica: alcuni farmaci possono essere prescritti per ridurre la diarrea o la costipazione e migliorare il controllo delle feci.
- Dispositivi e protezioni: l’utilizzo di pannolini per adulti, tamponi rettali o dispositivi di chiusura anale può fornire un certo grado di controllo delle feci e prevenire le perdite.
- Intervento chirurgico: in casi gravi e resistenti ad altre forme di trattamento, può essere necessario un intervento chirurgico per riparare o sostituire i muscoli o i nervi danneggiati. A tal proposito, una delle soluzioni più innovative è rappresentata dalla neuromodulazione sacrale, che implica l’impianto di un pacemaker che stimola il nervo sacrale per migliorare il controllo intestinale.
L’incontinenza fecale può avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sull’autostima dei pazienti, ma è fondamentale consultare un medico specialista per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato che consideri un ampio ventaglio di opzioni terapeutiche.
Con l’aiuto di un team medico specializzato e l’adozione di misure adeguate, è possibile gestire e migliorare i sintomi dell’incontinenza fecale, ripristinando così la fiducia e il benessere nella vita di tutti i giorni.

A cura di:
Prof. Mauro Cervigni
Specialità:
Urologia e Ginecologia
Biografia:
Medico Chirurgo specialista in Urologia e Ginecologia