a cura del Prof. Mauro Cervigni
Le fistole retto-vaginali sono una condizione medica caratterizzata da una comunicazione anormale tra la parete inferiore ed anteriore dell’intestino (retto) e la parete posteriore della vagina.
Questo disturbo, se non diagnosticato e trattato adeguatamente, può causare gravi conseguenze fisiche, emotive e sociali.
Per le donne che soffrono di fistole retto-vaginali, la qualità della vita può essere gravemente compromessa, poiché gli effetti di questa condizione possono causare imbarazzo, isolamento sociale e problemi emotivi come ansia e depressione, compromettendo le relazioni personali, l’attività lavorativa e il coinvolgimento nelle attività quotidiane.
Vediamo allora come si manifestano le fistole retto-vaginali e come curarle.

1. Sintomi delle fistole retto-vaginali
I sintomi delle fistole retto-vaginali possono variare in base alla dimensione, alla posizione e alla gravità della lesione. Ecco una descrizione più dettagliata dei principali sintomi che possono manifestarsi:
- Perdita di feci dalla vagina: uno dei sintomi più evidenti delle fistole retto-vaginali è la presenza di perdite di feci dalla vagina. Questo può verificarsi quando la comunicazione anormale tra il retto e la vagina consente alle feci di fuoriuscire attraverso la vagina. La quantità di feci perse può variare da lievi perdite di muco fecale a perdite di feci solide.
- Perdita di gas vaginale: un altro sintomo comune è la perdita di gas dalla vagina. Le fistole retto-vaginali possono causare una comunicazione tra il retto e la vagina che consente al gas intestinale di fuoriuscire attraverso la vagina. Questo può provocare suoni imbarazzanti e odori sgradevoli.
- Infezioni vaginali ricorrenti: le fistole retto-vaginali possono creare un ambiente favorevole per lo sviluppo di infezioni vaginali. Le perdite fecali dalla vagina possono irritare la mucosa vaginale e favorire la proliferazione batterica. Ciò può portare a infezioni ricorrenti, accompagnate da sintomi come prurito, bruciore e secrezioni anomale.
- Infiammazioni e irritazioni vaginali: la presenza costante di feci nella vagina può causare infiammazioni e irritazioni della mucosa vaginale. Questo può provocare dolore, sensazione di bruciore e disagio nella regione genitale.
- Cistiti batteriche: le fistole retto-vaginali possono predisporre al verificarsi di infezioni del tratto urinario, come la cistite batterica. Le feci che fuoriescono dalla vagina possono contaminare l’uretra e l’area del tratto urinario, favorendo la crescita batterica e causando infezioni urinarie ricorrenti.
- Cattivo odore: a causa delle perdite fecali e gassose dalla vagina, le pazienti affette da fistole retto-vaginali possono soffrire di un cattivo odore persistente. Questo può causare imbarazzo e disagio nelle interazioni sociali.
2. Cause delle fistole retto-vaginali
Le cause delle fistole retto-vaginali sono spesso correlate a traumi durante il parto, soprattutto in situazioni in cui il travaglio è prolungato o in presenza di complicanze.
Anche l’utilizzo di strumenti come forceps o ventose per facilitare il parto può aumentare il rischio di lacerazioni e fistole.
Inoltre, interventi chirurgici pelvici, come l’asportazione dell’utero, possono comportare il rischio di danneggiare la parete rettale o vaginale e portare alla formazione di fistole.
Altri fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare fistole retto-vaginali includono l’infiammazione cronica dell’intestino, come nella malattia di Crohn, e l’utilizzo di radioterapia pelvica per il trattamento del cancro. Questi fattori possono infatti compromettere la salute dei tessuti coinvolti e aumentare la vulnerabilità alle lacerazioni e alla formazione di fistole.
È importante sottolineare che la prevenzione è un elemento cruciale nella gestione delle fistole retto-vaginali. Un’adeguata assistenza medica durante il parto, specialmente in situazioni complesse o ad alto rischio, può contribuire a ridurre la probabilità di sviluppare questa condizione. Inoltre, la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo delle fistole retto-vaginali sono fondamentali per minimizzare le complicanze e migliorare la qualità di vita delle pazienti.
3. Diagnosi delle fistole retto-vaginali
La diagnosi delle fistole retto-vaginali richiede una valutazione accurata da parte di un medico specialista.
Durante la visita, verranno eseguite una visita uroginecologica e una visita rettale per valutare i sintomi e individuare eventuali anomalie nella zona pelvica. Tuttavia, per una diagnosi più precisa, potrebbero essere necessari ulteriori test diagnostici.
Gli esami diagnostici comunemente utilizzati includono l’ecografia trans-rettale, che consente di visualizzare la posizione e le dimensioni della fistola, e la risonanza magnetica pelvica, che fornisce immagini dettagliate delle strutture anatomiche coinvolte. Inoltre, un esame più avanzato è la defeco-RM, che consente di osservare il passaggio delle feci attraverso il retto e la vagina in tempo reale.
4. Trattamento delle fistole retto-vaginali
Il trattamento delle fistole retto-vaginali è chirurgico e mira a chiudere la comunicazione anomala riparando contemporaneamente la parete rettale e quella vaginale. La scelta del trattamento dipende tuttavia dalla dimensione e dalla posizione della fistola, nonché dalle condizioni generali della paziente.
Le tecniche chirurgiche tradizionali possono includere la sutura diretta della fistola e la ricostruzione delle pareti coinvolte.
Tuttavia, l’applicazione della chirurgia robotica ha dimostrato risultati promettenti, offrendo maggior precisione e riducendo il rischio di complicanze o recidive. Questa tecnologia avanzata consente infatti ai chirurghi di operare con maggiore precisione e offre un recupero più rapido e una migliore qualità di vita per le pazienti.
Nei casi più complessi, potrebbe essere necessario un intervento di colostomia temporanea, in cui viene creata un’apertura nell’addome per consentire al contenuto intestinale di passare attraverso un’apertura artificiale (stoma) e raccoglierlo in un sacchetto esterno. Questa colostomia temporanea viene rimossa dopo un periodo di tempo determinato e sotto controllo radiografico.
È importante sottolineare che il trattamento delle fistole retto-vaginali dovrebbe essere eseguito da chirurghi esperti con competenze specifiche nella gestione di queste condizioni. Un approccio multidisciplinare che coinvolge uroginecologi, proctologi e chirurghi esperti è dunque essenziale per garantire una diagnosi accurata, un trattamento adeguato e una gestione post-operatoria appropriata.

A cura di:
Prof. Mauro Cervigni
Specialità:
Urologia e Ginecologia
Biografia:
Medico Chirurgo specialista in Urologia e Ginecologia