Iperpigmentazione sul viso: cause e rimedi

Iperpigmentazione sul viso: cause e rimedi

L’iperpigmentazione sul viso è un inestetismo molto frequente, soprattutto nelle donne. Nella maggior parte dei casi si tratta di macchie innocue, che non hanno alcuna ripercussione sulla salute, ma possono comunque rappresentare un problema a livello estetico, inducendo la persona a cercare una soluzione per schiarirle e ridurle. 

Prima di intraprendere qualsiasi trattamento sulle macchie, però, è importante rivolgersi al dermatologo per capirne l’origine. Cerchiamo quindi di scoprire a cosa è dovuta l’iperpigmentazione, quali rimedi esistono per trattarla e cosa fare per prevenirla.

1. Cos’è l’iperpigmentazione e come si manifesta

L’iperpigmentazione è una condizione piuttosto comune caratterizzata da un aumento della pigmentazione della cute. Consiste nella formazione di macchie più scure rispetto alla pelle circostante, che possono avere dimensioni diverse e svilupparsi su varie parti del corpo, anche se le zone più coinvolte sono quelle più esposte ai raggi del sole come viso, décolleté e mani

Le donne sono maggiormente soggette a iperpigmentazione perché questa condizione è spesso dovuta a cause ormonali. Nel sesso femminile è soprattutto frequente il melasma, una particolare forma di iperpigmentazione di cui parleremo fra poco, la cui comparsa è legata in particolare all’azione degli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili: ecco perché queste macchie si formano di frequente durante la gravidanza oppure in chi assume farmaci anticoncezionali. Nella donna l’iperpigmentazione tende a interessare specialmente la fronte e la zona sopra le labbra (in questo caso, come vedremo, anche per via della ceretta).

Non dimentichiamo che può aggiungersi una predisposizione genetica che porta certe persone a essere più inclini a questo inestetismo, inoltre chi appartiene a un fototipo scuro è maggiormente a rischio per via dell’aumentata attività della melanina che si verifica nella pelle scura (la melanina, ricordiamo, è la sostanza responsabile del colore della pelle e dell’abbronzatura).

2. Quali sono le cause dell’iperpigmentazione?

Le macchie di iperpigmentazione in genere si formano perché i melanociti producono un quantitativo eccessivo di melanina. Ma perché questo accade? 

Le cause possono essere diverse, ad esempio: 

  • lesioni e infiammazioni della cute;
  • cambiamenti ormonali;
  • assunzione di determinati farmaci;
  • effetti dell’esposizione solare (in questo caso si tratta di lentigo solari);
  • neoformazioni anomale come la lentigo maligna (il cui rischio di comparsa aumenta dopo i 40-50 anni e che richiede un trattamento diverso rispetto alle macchie benigne, essendo una forma di melanoma);
  • patologie interne.

L’esposizione solare, comunque, può essere considerata un comune denominatore, in quanto predispone alla formazione di quasi tutti i tipi di macchie

3. Quali sono le forme più frequenti di iperpigmentazione sul viso?

Come abbiamo visto, l’iperpigmentazione sul viso può essere dovuta a cause differenti. In base a questo, è possibile individuare vari tipi di macchie da iperpigmentazione, che si distinguono l’una dall’altra proprio perché il fattore scatenante è diverso. Vediamo insieme le principali. 

4. Melasma

Il melasma è un tipo di iperpigmentazione più frequente nelle donne rispetto agli uomini, specialmente a causa dei cambiamenti ormonali che caratterizzano il sesso femminile. 

È una problematica che riguarda maggiormente particolari etnie, come quella indiana, inoltre uno dei fattori predisponenti è l’appartenenza al fototipo scuro.  

La stimolazione ormonale porta a un incremento dell’attività dei melanociti, e può essere collegata ad esempio alla gravidanza, all’assunzione di farmaci anticoncezionali, ma anche a problemi a carico della tiroide. Anche l’esposizione solare rappresenta un possibile elemento che favorisce la comparsa del melasma, così come la predisposizione genetica e l’utilizzo di medicinali che rendono la pelle più sensibile all’effetto dei raggi del sole. Il melasma tende a presentarsi con macchie irregolari di colore bruno che appaiono soprattutto su fronte, labbro superiore e guance

5. Macchie post-infiammatorie o post-traumatiche

L’iperpigmentazione della pelle del viso può avvenire anche a causa di infiammazioni o lesioni delle cute. Può accadere ad esempio dopo abrasioni, ustioni, tagli, in seguito a episodi di acne sul viso (le persone con acne sono più soggette a sviluppare macchie), oppure all’infiammazione dovuta a una ceretta: se la pelle infiammata per via della ceretta viene esposta al sole può sviluppare macchie.

6. Lentigo solari

Esiste poi un’altra categoria di iperpigmentazione, che riguarda prevalentemente le persone dopo i 40 anni di età: si tratta delle macchie solari, definite anche lentigo solari. 

Una pelle che è stata per tanto tempo esposta al sole ha una maggiore probabilità di sviluppare questa forma di iperpigmentazione che in genere si presenta sotto forma di macchie piane di colore marrone. Le lentigo solari appaiono soprattutto nelle aree maggiormente esposte al sole come viso, dorso delle mani, décolleté e tendono ad aumentare con l’invecchiamento. 

7. A chi rivolgersi in caso di macchie di iperpigmentazione?

Se ci accorgiamo della comparsa di macchie scure sulla pelle è bene che ci rivolgiamo al dermatologo per capirne la natura, la causa e individuare la terapia più adeguata. Soprattutto è importante sapere che dopo i 40-50 anni aumenta il rischio di lentigo maligne, un tipo di melanoma, per cui è fondamentale sottoporsi a visita dermatologica prima di cominciare a trattare qualsiasi macchia. Attraverso l’esame dermatoscopico che consente di visualizzare la struttura profonda della macchia, infatti, il dermatologo è in grado di distinguere una macchia benigna da una maligna e, nei casi dubbi, può richiedere ulteriori indagini per comprenderne la natura, come un esame bioptico. È solo successivamente che si può stabilire la terapia più opportuna. 

8. Iperpigmentazione sul viso: quali rimedi e trattamenti esistono?

Il trattamento dell’iperpigmentazione sul viso cambia in base alla causa scatenante: ad esempio esistono terapie più indicate per il melasma (dove il pigmento è profondo e quindi richiede peeling che agiscono più in profondità) e terapie maggiormente adatte per le macchie post infiammatorie. In base al tipo di macchia, inoltre, la terapia potrebbe essere solo domiciliare, attraverso l’applicazione di creme o sieri indicati, oppure anche ambulatoriale, che consiste nel sottoporsi a peeling specifici applicati dal dermatologo o a sedute di laserterapia. Chiariamo comunque che il trattamento è perlopiù di natura estetica: se si decide di agire sulle macchie lo si fa principalmente per risolvere un inestetismo, non perché le macchie diano problemi di salute, eccetto che per la lentigo maligna che richiede un trattamento chirurgico. 

Ecco alcune soluzioni che il dermatologo potrebbe consigliare:

  • Usare una fotoprotezione adeguata: proteggere la pelle dal sole con una fotoprotezione adatta è fondamentale. Esistono anche fotoprotettori specifici per le macchie che, grazie ad attivi schiarenti, contribuiscono a schiarirle. 
  • Interrompere farmaci che possono favorire l’iperpigmentazione.
  • Utilizzare creme con un mix di attivi che agiscono per schiarire le macchie e per bloccare la produzione di melanina. 
  • Usare peeling chimici: alcuni possono essere applicati dalla paziente stessa, altri solo in ambulatorio.
  • Sottoporsi a terapie laser specifiche.

9. Peeling e creme per trattare l’iperpigmentazione del viso

Abbiamo detto che esistono creme con un mix di attivi antimacchia, ma quali sono questi componenti? Tra i principali attivi in grado di agire contro l’iperpigmentazione ricordiamo: 

  • Acido tranexamico: ha la capacità di intervenire sulla produzione di melanina (melanogenesi) con azione schiarente e illuminante.
  • Azeloglicina: è un derivato dell’acido azelaico, ha un effetto antinfiammatorio e schiarente sulle iperpigmentazioni.
  • Vitamina C: vanta una potente azione schiarente, inoltre viene spesso associata alla nicotinamide, che ha proprietà antinfiammatorie e schiarenti. 
  • Retinolo (vitamina A): si tratta di una sostanza che ha molti impieghi per la cura della pelle. Per quanto riguarda le macchie iperpigmentate, il retinolo agisce come peeling superficiale.
  • Acido glicolico: combinato all’acido retinoico, permette di rigenerare la pelle e di uniformare l’incarnato.
  • Acido mandelico: è un esfoliante naturale che consente, in combinazione con altri acidi, di avere anche un effetto schiarente sulle macchie.

I peeling chimici sono trattamenti esfolianti utilizzati per migliorare l’aspetto della pelle riducendo gli inestetismi cutanei di diversa natura, come pori dilatati, rughe, macchie. Ne esistono di varie tipologie: alcuni contengono sostanze schiarenti e sono quindi più specifici per le iperpigmentazioni cutanee, mentre altri agiscono con una maggiore azione esfoliante e sono utilizzati in caso di rughe, impurità e cicatrici in quanto stimolano il turnover cellulare facilitando il rinnovamento cutaneo. Come accennato, inoltre, alcuni peeling possono essere svolti a domicilio perché la percentuale di acidi è bassa; altri peeling, invece, possono essere eseguiti solo dal medico in quanto hanno una maggiore concentrazione di acidi e contengono acidi che agiscono più in profondità, come l’acido tricloroacetico. 

In ogni caso bisogna sempre rivolgersi al dermatologo per farsi consigliare i trattamenti più adatti alla propria pelle e al tipo di macchie che si hanno. Ricordiamo anche che questi trattamenti vanno svolti nel periodo invernale perché i peeling stessi possono predisporre alla formazione di macchie, inoltre qualsiasi prodotto contenente acidi va applicato la sera e il mattino seguente bisogna utilizzare un fotoprotettore specifico perché la pelle è più sensibile e a maggior rischio di subire i danni provocati dal sole.

10. Possibili effetti collaterali del peeling

Una sensazione di lieve pizzicore accompagnato da rossore temporaneo è normale ed è legata all’attività degli acidi. Essendo reazioni presenti soprattutto alle prime applicazioni, in caso di pelle più sensibile è consigliato applicare il trattamento a sere alterne per circa 2 settimane per fare abituare la pelle. Se il rossore dovesse essere persistente ed essere accompagnato da bruciore o prurito, il trattamento va sospeso.

In caso di peeling medici, a causa della maggiore concentrazioni di acidi, il rossore potrebbe durare più a lungo ed essere accompagnato da altre manifestazioni come sensazione di tensione, bruciore, gonfiore e prurito. Nei giorni successivi al peeling, si può riscontrare una lieve desquamazione cutanea dovuta all’esfoliazione delle cellule epidermiche. Per questi motivi, a seguito di un peeling professionale si consiglia di evitare l’esposizione solare e di applicare più volte al giorno una crema a base di sostanze idratanti, riparative e lenitive come le ceramidi, la nicotinamide, l’acido ialuronico e la vitamina E.

Le controindicazioni al peeling sono la presenza di dermatiti in corso sul viso (come una rosacea o una dermatite atopica) oppure una sensibilità o allergia agli attivi contenuti nel peeling.

Anche la gravidanza costituisce una controindicazione, soprattutto per i prodotti a base di retinolo e i suoi derivati, per i danni che possono provocare al feto. Qualora si volesse effettuare un trattamento per le macchie, si consigliano prodotti contenenti esclusivamente vitamina C, acido azelaico e nicotinamide, sostanze considerate sicure in caso di gravidanza. 

11. Esistono rimedi naturali per trattare le macchie sul viso?

Tra i rimedi naturali che si possono usare per combattere le macchie c’è la bava di lumaca perché contiene un potente mix di sostanze, in particolare: 

  • Mucopolisaccaridi: trattengono l’acqua nella pelle, creando un effetto idratante che dura a lungo.
  • Acido glicolico: permette di  combattere macchie, rughe, cicatrici e acne in quanto detiene un’azione esfoliante che consente di rimuovere le cellule morte e di stimolare la produzione di collagene ed elastina. 
  • Allantoina: rende più rapido il processo di guarigione di lesioni cutanee di piccole dimensioni perché favorisce la proliferazione cellulare.
  • Elastina: proteina presente nella cute, garantisce elasticità.
  • Collagene: principale proteina della pelle, fa sì che la cute rimanga idratata e compatta. 
  • Vitamine: la bava di lumaca contiene una serie di vitamine con azione antiossidante (vitamine A-C-E) che contrastano l’invecchiamento.
  • Peptidi con proprietà purificanti, che agevolano il rinnovamento delle cellule.

Inoltre, esistono creme e sieri a base di acidi della frutta (chiamati alfa e beta idrossiacidi) come l’acido mandelico (estratto dalle mandorle) e l’acido glicolico (estratto dalla canna da zucchero) che, grazie all’azione esfoliante e schiarente, favoriscono una riduzione delle macchie cutanee e conferiscono al viso una maggiore luminosità.

Bisogna specificare che le iperpigmentazioni superficiali in genere rispondono bene a un trattamento più naturale e con acidi a ridotta concentrazione, mentre le iperpigmentazioni più profonde, come il melasma, possono richiedere terapie più lunghe e l’utilizzo di peeling che agiscono più in profondità, grazie all’elevata percentuale di acidi.

12. Come prevenire l’iperpigmentazione sul viso?

Per cercare di prevenire l’iperpigmentazione sul viso è importante seguire una serie di accortezze, ad esempio:

  • utilizzare una protezione solare elevata ogni giorno, anche in città;
  • evitare di esporsi al sole quando la cute è traumatizzata o infiammata (ad esempio dopo aver fatto la ceretta);
  • assumere integratori antiossidanti: può essere utile come azione preventiva soprattutto nei periodi in cui ci si espone maggiormente alla luce solare.

Prendersi cura della propria pelle, infatti, significa soprattutto adottare comportamenti che aiutino a evitare problemi cutanei e rivolgersi prontamente al dermatologo di fiducia qualora si notassero anomalie: sarà compito dello specialista fare una diagnosi corretta e indirizzarci verso le soluzioni adeguate. 

Dott.ssa Alessia Anzalone - Dermatologa

Specialità:
Dermatologa

Biografia:
Dermatologa esperta in Medicina Integrata.

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