Riabilitazione del pavimento pelvico: come si fa e quando serve

Riabilitazione del pavimento pelvico: come si fa e quando serve

1. Cos’è il pavimento pelvico

Il pavimento pelvico è una struttura muscolo-scheletrica che svolge diverse funzioni vitali nel nostro corpo. Questa struttura sostiene gli organi pelvici, come la vescica, l’uretra, il retto e l’utero. Inoltre, svolge un ruolo essenziale nel mantenimento della continenza urinaria e fecale, all’espulsione del feto durante il parto e nella sfera sessuale.

La conoscenza e il mantenimento corretto di questa struttura muscolare sono cruciali per affrontare e gestire diverse problematiche, come il prolasso degli organi pelvici (come vescica e utero), l’incontinenza urinaria e fecale, le infezioni ginecologiche ricorrenti, il dolore cronico e le emorroidi. 

Inoltre, il pavimento pelvico contribuisce al benessere durante importanti fasi della vita, come la gravidanza, il periodo post-parto e la menopausa per le donne, e dopo interventi come la prostatectomia per gli uomini. Mantenere un pavimento pelvico sano e funzionante ottimizza complessivamente la qualità della vita nelle diverse fasi dell’età.

Anatomia del pavimento pelvico

Il pavimento pelvico è una complessa struttura muscolo-connettivale suddivisa in tre livelli distinti, che si estendono in modo cranio-caudale.

  • Il primo livello, chiamato livello profondo o connettivale, è costituito dalla fascia endopelvica. Questa fascia avvolge gli organi pelvici e il muscolo elevatore dell’ano, formando un foglietto unico.
  • Il secondo livello, noto come livello intermedio o muscolare, è organizzato su due piani.
    • Il primo piano, il livello profondo, comprende il muscolo elevatore dell’ano, composto dai muscoli puborettali, pubovaginali, pubococcigei e iliococcigei. Questi fasci muscolari si originano dai rami del pube e si inseriscono nel corpo perineale. Circondando il retto (muscolo puborettale) e la vagina (muscolo pubovaginale), questi muscoli consentono la chiusura di queste aperture durante la contrazione dell’elevatore dell’ano, aumentando il tono del diaframma pelvico e fornendo un supporto solido agli organi pelvici.
    • Il secondo piano è costituito dai muscoli ischio-coccigei, che sono una coppia di muscoli simmetrici situati posteriormente all’elevatore dell’ano. Essi chiudono parzialmente il grande forame ischiatico e rinforzano la porzione posteriore del pavimento pelvico.
  • Il terzo livello, chiamato livello superficiale o muscolo-connettivale, comprende il diaframma urogenitale, il corpo perineale, il muscolo sfintere esterno dell’ano e il corpo anococcigeo, disposti in senso antero-posteriore.

Infine troviamo il muscolo puborettale. È importante notare che quest’ultimo rappresenta un caso unico poiché attraversa sia il livello intermedio che il livello superficiale, con un decorso peculiare.

Disfunzioni del pavimento pelvico e qualità della vita

Le disfunzioni o il malfunzionamento del pavimento pelvico hanno gravi effetti su diversi aspetti della vita del paziente. 

Gli impatti sulla qualità di vita legati ai sintomi sono soggettivi e personali, quindi estremamente variabili da individuo a individuo. Alcuni effetti includono:

  • Alterazioni delle emozioni: sensazioni di imbarazzo e frustrazione dovute alle perdite involontarie di urina e/o feci. Spesso si associano atteggiamenti depressivi o depressione alla sindrome del dolore pelvico cronico.
  • Diminuzione dell’attenzione: i pazienti affetti da sindrome del dolore pelvico cronico o che sono disturbati nel sonno dai sintomi riportano una diminuzione dell’attenzione.
  • Limitazioni nella vita sociale: compromissione delle relazioni sociali e delle attività sociali.
  • Alterazione dell’immagine di sé e dell’autostima: riduzione dell’autostima e disturbi dell’immagine corporea.
  • Problemi nella relazione di coppia e nella vita familiare, specialmente in presenza di disfunzioni sessuali, con una riduzione o una rinuncia ai rapporti intimi.
  • Isolamento sociale: rinuncia alla partecipazione a situazioni che potrebbero evidenziare i sintomi.
  • Limitazioni nelle attività quotidiane a domicilio, sul lavoro e al di fuori (ad esempio, difficoltà a rimanere fuori casa per molte ore a causa della necessità di raggiungere rapidamente un bagno, sollevare e trasportare pesi come fare la spesa).
  • Limitazioni nell’attività fisica: impossibilità di praticare sport preferiti, difficoltà a camminare per lunghi tratti o impossibilità di utilizzare mezzi pubblici a causa di perdite involontarie, soprattutto di urina, o di un senso di ingombro vaginale tipico del prolasso uro-genitale.
  • Affaticamento fisico: interruzioni del sonno dovute a frequenti minzioni, sintomo comune nei pazienti con vescica iperattiva.

2. Riabilitazione del pavimento pelvico e fisioterapia

La fisioterapia è una componente essenziale nella gestione primaria delle disfunzioni del pavimento pelvico. Molti pazienti desiderano evitare procedure invasive e interventi chirurgici, quando possibile, e la fisioterapia offre un trattamento primario alternativo a queste problematiche. 

Una delle forme più comuni di fisioterapia è la Riabilitazione del Muscolo del Pavimento Pelvico (PFMT). Sebbene numerosi studi abbiano documentato gli effetti positivi di un programma intensivo di PFMT, è importante ricordare che anche la motivazione e l’impegno del paziente svolgono un ruolo fondamentale nell’assicurare l’efficacia del trattamento.

3. Cos’è la riabilitazione per il pavimento pelvico

La riabilitazione del pavimento pelvico è un trattamento completo che utilizza diverse tecniche manuali e strumentali per migliorare il tono, la contrattilità e la sinergia muscolare del perineo in persone di tutte le età. 

L’obiettivo è curare le patologie in modo funzionale e conservativo, aumentare l’autonomia, ridurre le disabilità, prevenire le disfunzioni e migliorare la qualità della vita quotidiana.

La riabilitazione pelvica si sviluppa attraverso tre fasi distintive:

  1. Acquisizione: in questa fase, il paziente sviluppa consapevolezza e familiarità con l’area anatomica sintomatica e deficitaria, acquisendo il controllo su di essa.
  2. Perfezionamento: durante le sessioni di esercizio, attraverso la pratica continua nel tempo, il paziente sviluppa una maggiore padronanza dei movimenti e dei parametri muscolari coinvolti. Nei casi di iperattività tipica del dolore pelvico, gli esercizi si concentrano sul rilassamento post-contrazione, lo stiramento passivo post-contrazione, le tecniche di mobilizzazione del sacro e del coccige e l’utilizzo dell’attenzione e della percezione dei diversi stati di contrazione, rilassamento e tensione nelle varie posizioni.
  3. Automatizzazione: una volta acquisiti e perfezionati i singoli movimenti, il paziente è in grado di applicarli autonomamente nella vita quotidiana e adattarli alle diverse situazioni in cui si manifestano i sintomi. 

La ripetizione degli esercizi in diversi contesti stimola questa fase, riducendo progressivamente l’attenzione richiesta durante la fase di perfezionamento.

4. Quando serve la riabilitazione del pavimento pelvico

La riabilitazione del pavimento pelvico è utile nel trattamento di tutta una serie condizioni, che possono includere:

  • Disturbi della vescica e difficoltà nella minzione
  • Prolasso genitale (utero, vagina, vescica)
  • Sindromi dolorose del pavimento pelvico
  • Vulvodinia
  • Dispareunia
  • Gravidanza e post-parto
  • Pre e post interventi chirurgici
  • Coccigodinia
  • Dissinergia addominale pelvica
  • Incontinenza urinaria e anale

La riabilitazione del pavimento pelvico è utile anche per disfunzioni come:

  • Incontinenza urinaria: aiuta a migliorare il controllo della vescica e a ridurre o eliminare le perdite urinarie involontarie.
  • Incontinenza fecale: contribuisce a migliorare il controllo dell’intestino e a ridurre le perdite fecali involontarie.
  • Prolasso degli organi pelvici: aiuta a rafforzare i muscoli e i tessuti del pavimento pelvico per sostenere gli organi pelvici e ridurre o prevenire il prolasso.
  • Dolore pelvico cronico: favorisce il rilassamento dei muscoli del pavimento pelvico e allevia il dolore associato a questa condizione.
  • Pre e post-parto: aiuta a preparare i muscoli del pavimento pelvico per il parto e favorisce il recupero dopo il parto, migliorando la funzionalità muscolare e riducendo le possibili complicanze.
  • Disfunzioni sessuali: può contribuire a migliorare la funzionalità sessuale attraverso il rafforzamento e il controllo dei muscoli del pavimento pelvico.
  • Recupero dopo interventi chirurgici pelvici: favorisce la guarigione e il ripristino delle funzioni dopo interventi chirurgici pelvici, come la prostatectomia o la chirurgia ginecologica.

Infine, il miglioramento della qualità della vita: la riabilitazione del pavimento pelvico può ridurre i sintomi e le limitazioni associate alle disfunzioni pelviche, migliorando la qualità della vita complessiva del paziente.

Recenti studi hanno approfondito diversi aspetti dell’attività del pavimento pelvico, utilizzando tecniche come l’elettromiografia, l’ecografia, la risonanza magnetica, l’istologia, l’istochimica e la ricerca molecolare. Queste ricerche hanno dimostrato che il pavimento pelvico non solo svolge un ruolo nell’apparato uro-genitale e rettale, ma è anche fondamentale per la statica e dinamica pelvica, la postura complessiva del tratto lombare e la stazione eretta.

In generale, la riabilitazione del pavimento pelvico mira a ripristinare la funzionalità muscolare, migliorare il controllo degli organi pelvici e ridurre i sintomi associati alle disfunzioni pelviche, consentendo al paziente di vivere in modo più confortevole e attivo.

Riabilitazione del pavimento pelvico per l’uomo

La riabilitazione del pavimento pelvico è un trattamento che può essere utilizzato anche per gli uomini. Sebbene sia spesso associata alle donne, in quanto coinvolge anche la gravidanza, il parto e la menopausa, gli uomini possono beneficiare della riabilitazione del pavimento pelvico per una serie di condizioni e disfunzioni. 


Alcuni dei problemi che possono essere trattati includono l‘incontinenza urinaria, il dolore pelvico cronico, la disfunzione erettile, il recupero post-operatorio dopo interventi alla prostata e la disfunzione del muscolo pelvico. 


Il trattamento per gli uomini può includere esercizi specifici per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico, tecniche di rilassamento, stimolazione elettrica e altre modalità terapeutiche. La riabilitazione del pavimento pelvico per gli uomini è personalizzata in base alle specifiche esigenze del paziente e può contribuire a migliorare la qualità della vita e la funzionalità pelvica.

5. Come si fa la riabilitazione del pavimento pelvico

Durante la riabilitazione del pavimento pelvico, vengono utilizzate diverse posizioni, tra cui supina, laterale e quadrupedica, a seconda delle esigenze specifiche legate alla patologia in corso. 

Si fa uso dell’effetto del diaframma durante l’inspirazione e l’espirazione, sfruttando anche l’influenza della gravità. 

Queste posizioni e tecniche consentono di lavorare sul pavimento pelvico in modo mirato e personalizzato, adeguandosi alle necessità individuali del paziente.

Esercizi e tecniche per il pavimento pelvico

La riabilitazione del pavimento pelvico viene effettuata attraverso diverse modalità, tra cui:

  • Esercizi muscolari: si insegnano esercizi specifici per rafforzare e coordinare i muscoli del pavimento pelvico, come i muscoli pubococcigei. Questi esercizi possono essere eseguiti in diverse posizioni, come sdraiati, seduti o in piedi, e possono coinvolgere contrazioni e rilassamenti dei muscoli coinvolti.
  • Biofeedback: si utilizzano dispositivi speciali, come sonde o sensori, per misurare l’attività muscolare del pavimento pelvico durante gli esercizi. Questo feedback visivo o uditivo aiuta il paziente a prendere consapevolezza e a controllare correttamente i muscoli coinvolti.
  • Elettrostimolazione: si utilizzano impulsi elettrici per stimolare i muscoli del pavimento pelvico. Questa tecnica può essere utile per riattivare i muscoli deboli o per migliorare la coordinazione muscolare.
  • Mobilizzazione e stretching: si effettuano manovre manuali o con l’ausilio di strumenti per migliorare la mobilità e la flessibilità del pavimento pelvico, riducendo tensioni o aderenze presenti.
  • Educazione posturale e comportamentale: si forniscono indicazioni e consigli per adottare corrette posture e abitudini quotidiane che favoriscano la salute del pavimento pelvico, come l’evitare sforzi eccessivi durante la minzione o la defecazione.

La riabilitazione del pavimento pelvico viene personalizzata in base alle specifiche esigenze e alla patologia del paziente, e può essere svolta sia in sedute individuali con un fisioterapista specializzato, sia attraverso programmi di esercizi da eseguire autonomamente a casa.

Riabilitazione del pavimento pelvico: quante sedute

La riabilitazione inizia con una seduta di valutazione iniziale, durante la quale vengono esaminati la postura, il tono muscolare, l’elasticità, la forza muscolare, la coordinazione muscolare e la mobilità articolare del paziente. 

Successivamente, in base alle necessità individuali, viene programmato un ciclo di terapia che solitamente comprende da 8 a 12 sedute. 

Ogni seduta ha una durata di circa 50-60 minuti. Al termine del ciclo di terapia, si effettua una valutazione finale. Infine, sono previsti follow-up a distanza di un mese e successivamente a tre mesi per monitorare i progressi del paziente.

Dott.ssa Mina Bayati - Fisioterapista

Specialità:
Fisioterapista

Biografia:
Ho studiato e conseguito la laurea in Ostetricia in Persia. Mi sono trasferita a Roma nel 2014 dove ho intrapreso il Corso di Laurea in Fisioterapia presso l’università La Sapienza di Roma. Sono specialista nella Riabilitazione del Pavimento Pelvico con esperienza presso L’Ospedale di Anzio. Tratto principalmente le problematiche associate alla Riabilitazione del Pavimento Pelvico sia maschile che femminile (incontinenza urinaria/fecale , coccigodinia, pubalgia , dyspareunia, atrofia muscolare…) avvalendomi della collaborazione con molti chirurghi proctologi ed urologi, internisti e ginecologi. Mi occupo anche di Riabilitazione post-operatoria e post-traumatica, trattamenti per Lombalgia, Cervicalgia  dolori articolari, Riabilitazione ortopedica e neurologica. terapia con macchinari: Tecar, Laser, Ultrasuoni.

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