Varicocele: cos’è, come riconoscerlo e quando trattarlo

Varicocele: cos’è, come riconoscerlo e quando trattarlo

a cura di Dr. Francesco D’Amico

ME DONNA SALUTE

INDICE

  1. Introduzione

  2. Sintomi e Segni del Varicocele

  3. Quando è necessario trattare il varicocele?

  4. Trattamenti disponibili per il Varicocele

  5. Conclusioni

1. Cos’è il tumore del rene?

Il varicocele è una patologia vascolare che interessa il sistema venoso del testicolo. È caratterizzato dalla dilatazione anomala delle vene testicolari (o spermatiche), che compromettono il drenaggio sanguigno, causando un ristagno di sangue nel testicolo.

Si tratta di una condizione molto comune, che colpisce circa il 15-20% degli uomini e che è presente in oltre il 30-40% dei pazienti con problemi di fertilità.

Anche se spesso asintomatico, il varicocele può determinare fastidio, dolore e, nei casi più gravi, alterazioni della fertilità. Per questo motivo, riconoscerlo precocemente e stabilire il trattamento più adeguato è fondamentale.











2. Quali sono le cause e i fattori di rischio del tumore del rene?

Nella maggior parte dei casi, il varicocele non causa sintomi evidenti e viene scoperto casualmente durante visite urologiche o andrologiche. Tuttavia, alcuni uomini possono sperimentare:

2.1 Sintomi più comuni

  • Dolore sordo o fastidio testicolare, più evidente dopo attività fisica o al termine della giornata
  • Senso di pesantezza nello scroto
  • Fastidio al testicolo o nella zona scrotale, che può peggiorare in piedi o con il caldo

2.2 Segni visibili o palpabili

  • Dilatazione venosa evidente nello scroto, spesso descritta come una “massa di vermi”
  • Testicolo di dimensioni ridotte rispetto al controlaterale, a causa dell’alterazione del flusso sanguigno

2.3 Quando i sintomi si manifestano?

I sintomi possono peggiorare in situazioni che aumentano la pressione nelle vene spermatiche, come:

  • Temperature elevate
  • Esercizio fisico intenso
  • Rapporti sessuali
  • Lunga permanenza in piedi

3. Diagnosi e Classificazione del Varicocele

La diagnosi di varicocele è relativamente semplice e viene effettuata attraverso una visita specialistica e specifici esami diagnostici.

3.1 Come viene diagnosticato?

L’urologo o l’andrologo esegue una valutazione clinica con palpazione dello scroto e, in caso di sospetto varicocele, richiede esami strumentali, tra cui:

  • Ecografia testicolare: valuta le dimensioni e la struttura del testicolo
  • Eco-color-Doppler delle vene spermatiche: consente di analizzare il flusso sanguigno e classificare il varicocele in base alla sua gravità

3.2 I gradi del Varicocele

Il varicocele viene classificato in tre gradi in base all’entità del reflusso venoso:

  • Varicocele di I grado: il reflusso venoso è evidenziabile solo con la manovra di Valsalva (inspirazione profonda con contrazione addominale).
  • Varicocele di II grado: il reflusso venoso è presente a riposo ma varia con il respiro.
  • Varicocele di III grado: il reflusso venoso è costante e sempre presente, anche senza stimoli esterni.

3.3 Varicocele e fertilità

Uno degli effetti più rilevanti del varicocele è il possibile impatto sulla produzione di spermatozoi. Il ristagno di sangue nel testicolo provoca:
Aumento della temperatura testicolare, che altera il processo di spermatogenesi
Cambiamenti metabolici e strutturali, che possono ridurre la qualità e la quantità degli spermatozoi
Alterazioni del numero, della motilità e della morfologia spermatica, evidenziabili con uno spermiogramma

Per questo motivo, la valutazione della fertilità maschile è essenziale nei pazienti con varicocele diagnosticato.


4. Quando è necessario trattare il varicocele?

Non tutti i pazienti con varicocele necessitano di trattamento. In alcuni casi, è sufficiente un monitoraggio periodico, mentre in altri può essere indicato un intervento chirurgico.

4.1 Indicazioni al trattamento

Il trattamento è consigliato quando il varicocele è associato a:

Dolore persistente e fastidio significativo
Alterazioni della qualità e quantità degli spermatozoi
Riduzione delle dimensioni testicolari
Impatto sulla fertilità maschile documentato

Se il varicocele non provoca sintomi o alterazioni evidenti, il medico può decidere di monitorare la condizione senza intervenire immediatamente.

5. Trattamenti disponibili per il Varicocele

Quando il varicocele richiede trattamento, esistono diverse opzioni terapeutiche, con approcci mini-invasivi e tempi di recupero rapidi.

5.1 Tecniche chirurgiche principali

Le due tecniche più utilizzate per correggere il varicocele sono:

Legatura delle vene spermatiche: viene effettuata tramite un piccolo intervento chirurgico, che prevede la chiusura delle vene alterate per deviare il flusso sanguigno verso vene sane.
Sclerotizzazione anterograda secondo Tauber modificata: una procedura meno invasiva che utilizza un agente sclerosante per chiudere le vene malfunzionanti.

5.2 Cosa succede in caso di recidiva?

Se il varicocele si ripresenta dopo il trattamento, è possibile intervenire con una tecnica più mirata, come:

  • Sclerotizzazione retrograda con guida radiologica
  • Approccio microchirurgico per minimizzare il rischio di recidiva

5. Conclusioni

Il varicocele è una condizione comune, ma spesso sottovalutata. Se da un lato può essere asintomatico, dall’altro può compromettere la fertilità e causare fastidi testicolari persistenti.

 Quando controllarsi?

  • Se hai dolore o fastidio testicolare ricorrente
  • Se noti vene dilatate o asimmetria testicolare
  • Se hai difficoltà nel concepire un figlio

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A cura di:
Dr. Francesco D’Amico

Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti sull’uso di un farmaco è necessario contattare il proprio medico.

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