Coccigodinia: sintomi, cause e rimedi

Coccigodinia: sintomi, cause e rimedi

1. Cos’è la coccigodinia?

La coccigodinia, o coccydynia, è caratterizzata da un dolore intenso nella zona del coccige e nella parte inferiore della schiena. Il coccige è l’osso situato alla base della colonna vertebrale, tra il sacro e l’osso sacro-coccigeo. Il termine “coccigodinia” deriva dal greco e significa proprio “dolore al coccige”.

Non si tratta di una patologia specifica, ma piuttosto di una sindrome del dolore che può manifestarsi occasionalmente e risolversi spontaneamente in alcuni casi, mentre in altri può persistere in modo cronico. 

Il dolore al coccige di solito si presenta quando si assume una posizione seduta scorretta o dopo essersi alzati da una posizione seduta. In stadi avanzati, il dolore può essere presente anche durante la deambulazione o la permanenza in piedi, e successivamente anche durante il riposo e il sonno. 

L’intensità del dolore può avere un impatto significativo sulle normali attività quotidiane, come guidare, sedersi, utilizzare i mezzi pubblici, praticare attività sportive, avere rapporti sessuali e svolgere le funzioni intestinali.

La coccigodinia è più frequente nelle donne

Le donne sono più inclini a sperimentare dolore al coccige a causa delle possibili lesioni ostetriche o del parto: il dolore coccigeo si verifica cinque volte più spesso nelle donne rispetto agli uomini. 

Si è notata una connessione tra l’intensificazione del dolore coccigeo, il periodo premestruale e le mestruazioni nelle donne. Durante la gravidanza, le donne spesso soffrono di dolore nella parte inferiore della schiena e nel sacro-coccige, poiché la posizione del coccige è dietro l’utero e il peso del bambino può esercitare pressione sulla colonna vertebrale e sul sacro-coccige. 

I cambiamenti ormonali e articolari durante la gravidanza aumentano il rischio di lesioni muscolo-articolari del pavimento pelvico. 

Durante il travaglio, quando il neonato attraversa il canale del parto, possono verificarsi lesioni ai legamenti, ai muscoli o alle articolazioni nella zona sacro-coccigea. 

Inoltre, l’uso di forcipe o ventosa durante il parto aumenta ulteriormente il rischio di lesioni al sacro-coccigeo e al pavimento pelvico.

2. Sintomi della coccigodinia

Il sintomo principale della coccigodinia è il dolore localizzato nella zona sacro-coccigea, che può estendersi ai glutei. Questo dolore può manifestarsi durante la seduta, la transizione dalla posizione seduta a quella in piedi o quando si applica pressione alla zona sacro-coccigea. In alcuni casi, il dolore può essere avvertito durante i rapporti sessuali o durante la defecazione.


I sintomi della coccigodinia includono:

  • Dolore: Il sintomo principale è il dolore intenso nella zona del coccige e nella parte inferiore della schiena. Il dolore può variare da lieve a grave e può essere costante o intermittente.
  • Dolore durante la seduta: Il dolore al coccige di solito si intensifica quando si è seduti, specialmente in posizioni scomode o prolungate. La pressione esercitata sul coccige durante la seduta può causare disagio e dolore.
  • Dolore durante la deambulazione: In alcuni casi, il dolore al coccige può peggiorare durante la deambulazione o quando si rimane in piedi per lunghi periodi. Questo può limitare la capacità di camminare o stare in piedi per lungo tempo.
  • Dolore durante il riposo: Nei casi più avanzati, il dolore al coccige può essere presente anche durante il riposo e il sonno. Ciò può causare difficoltà nel trovare una posizione comoda e influire sulla qualità del sonno.
  • Difficoltà nelle attività quotidiane: Il dolore al coccige può limitare la capacità di svolgere normali attività quotidiane, come sedersi, guidare, utilizzare i mezzi pubblici, praticare attività sportiva, avere rapporti sessuali e persino defecare.

È importante sottolineare che i sintomi possono variare da persona a persona e la gravità del dolore può essere influenzata da diversi fattori, come la causa sottostante della coccigodinia e la risposta individuale al dolore.

3. Coccigodinia: le cause

La coccigodinia può essere causata da diversi fattori, tra cui:

  • Traumi o lesioni: fratture o lussazioni causate da cadute su superfici dure e taglienti, o durante il travaglio e il parto, specialmente quando si utilizzano strumenti
  • Sovraccarico o sollecitazioni ripetute: attività ripetitive come il ciclismo, il canottaggio, una postura errata o una posizione seduta prolungata
  • Malattie e tumori: tumori nel coccige o nell’ultimo segmento del tratto gastrointestinale, come cordomi, osteoclastomi o metastasi pelviche (ad esempio, neoplasie alla prostata)
  • Cisti: presenza di cisti aracnoidee come le cisti di Tarlov (cisti perineurali) o cisti pilonidali (fistole sacro-coccigee)
  • Dolore riferito: dolore proveniente da organi interni come retto, colon sigmoideo, vescica urinaria o organi riproduttivi
  • Infezioni o infiammazioni: Infezioni o infiammazioni localizzate nella zona coccigea, come l’infiammazione delle ghiandole pilonidali o l’infiammazione del coccige stesso, possono causare dolore
  • Dolore neurogeno: irritazione delle radici nervose circostanti il coccige, che può causare dolore intenso nella regione coccigea. La paralisi di un nervo coccigeo può causare disfunzione del muscolo elevatore dell’ano
  • Disturbi dell’ano: come ragadi anali o emorroidi
  • Contrazione muscolare del pavimento pelvico
  • Attività sessuale anale: il dolore al coccige che si manifesta durante la posizione seduta può essere causato da rapporti sessuali anali
  • Cause idiopatiche: in circa il 30% dei casi, la causa del dolore al coccige è sconosciuta

È importante sottolineare che la coccigodinia può essere causata da una combinazione di fattori e spesso richiede una valutazione medica per determinare l’origine del dolore e pianificare un trattamento adeguato.

4. Come si effettua la diagnosi di coccigodinia

Se si sospetta la presenza di coccigodinia, è consigliabile consultare un ortopedico o un neurochirurgo per una valutazione accurata e una diagnosi definitiva. 

Il medico potrebbe prescrivere una serie di esami diagnostici, tra cui:

  • Tomografia computerizzata (TC) e risonanza magnetica (RM): Questi esami consentono di valutare la presenza di fratture, lussazioni o cause neoplastiche che potrebbero essere responsabili del dolore al coccige.
  • Radiografia dinamica: Questo esame viene eseguito durante i movimenti per valutare eventuali anomalie o instabilità nella zona coccigea.
  • Blocco anestetico locale: L’iniezione di un anestetico locale nella zona sacrococcigea può essere utilizzata come test diagnostico differenziale per determinare se il dolore proviene effettivamente dal coccige.


La scelta degli esami diagnostici dipenderà dai sintomi specifici del paziente e dalle ipotesi diagnostiche del medico. Un’accurata valutazione clinica e l’utilizzo degli esami diagnostici appropriati aiuteranno a confermare la diagnosi di coccigodinia e a identificare le cause sottostanti del dolore.

5. Rimedi per la coccigodinia: terapia e trattamento

A seconda delle cause e dell’intensità del dolore, la coccigodinia può essere trattata in modo conservativo, con risultati generalmente positivi che si manifestano entro 2-3 mesi. 

Alcuni dei rimedi comuni includono:

  • Riduzione della pressione sulla zona sacrococcigea: l’utilizzo di un cuscino morbido a forma di ciambella per sedersi o l’utilizzo di un materasso morbido e ammortizzato.
  • Dieta equilibrata: il mantenimento di una dieta ricca di fibre, legumi, verdure filamentose e idratazione adeguata per prevenire la stitichezza.

Terapia farmacologica per coccigodinia

I trattamenti farmacologici per la coccigodinia posso includere:

  • Farmaci antinfiammatori e antidolorifici come diclofenac (Voltaren), ibuprofene, celecoxib, acido mefenamico.
  • Miorilassanti come alfuzosina, alprostadil, omatropina.
  • Analgesici come gabapentin e pregabalin.

Fisioterapia per la coccigodinia

La fisioterapia può essere un componente importante nel trattamento della coccigodinia. I fisioterapisti specializzati nel pavimento pelvico possono utilizzare diverse tecniche e approcci per alleviare il dolore e migliorare la funzionalità del coccige. Alcuni degli interventi comuni utilizzati in fisioterapia per la coccigodinia includono:

  • Tecarterapia e magneto-terapia per ridurre il dolore e l’infiammazione.
  • Esercizi di allungamento e stretching muscolare per ridurre le contrazioni muscolari e migliorare la postura.
  • Terapia con ossigeno-ozono tramite infiltrazione locale per effetto antinfiammatorio.

Terapia del pavimento pelvico per la coccigodinia

La terapia del pavimento pelvico è utile quando la coccigodinia è causata da contrazioni muscolari o lesioni osteo-articolari del pavimento pelvico. 

Attraverso la consapevolezza e il controllo della zona pelvica, si lavora per migliorare il tono muscolare e l’articolazione del coccige, riducendo così il dolore pelvico durante la defecazione e i rapporti sessuali. 

La terapia si svolge in diverse posizioni e si utilizza l’effetto del diaframma e la respirazione per migliorare il tono muscolare.

Interventi chirurgici: la coccigectomia

Nei rari casi in cui il dolore persiste nonostante i trattamenti precedenti, si può considerare la coccigectomia, un intervento chirurgico per rimuovere il coccige (di solito la parte mobile e inferiore). 

Questo intervento ha un alto tasso di successo nel migliorare i sintomi, con circa il 90% dei pazienti che riportano un miglioramento. 

La riabilitazione del pavimento pelvico viene spesso raccomandata dopo l’intervento per migliorare il tono muscolare e il controllo nella zona pelvica, prevenendo l’atrofia muscolare, la stitichezza e i problemi di evacuazione, nonché il dolore durante i rapporti sessuali.

La scelta del trattamento dipende tuttavia dalle specifiche condizioni del paziente e dalla gravità del dolore al coccige. È sempre consigliabile consultare un medico specialista per una valutazione accurata e una terapia personalizzata.

Dott.ssa Mina Bayati - Fisioterapista

Specialità:
Fisioterapista

Biografia:
Ho studiato e conseguito la laurea in Ostetricia in Persia. Mi sono trasferita a Roma nel 2014 dove ho intrapreso il Corso di Laurea in Fisioterapia presso l’università La Sapienza di Roma. Sono specialista nella Riabilitazione del Pavimento Pelvico con esperienza presso L’Ospedale di Anzio. Tratto principalmente le problematiche associate alla Riabilitazione del Pavimento Pelvico sia maschile che femminile (incontinenza urinaria/fecale , coccigodinia, pubalgia , dyspareunia, atrofia muscolare…) avvalendomi della collaborazione con molti chirurghi proctologi ed urologi, internisti e ginecologi. Mi occupo anche di Riabilitazione post-operatoria e post-traumatica, trattamenti per Lombalgia, Cervicalgia  dolori articolari, Riabilitazione ortopedica e neurologica. terapia con macchinari: Tecar, Laser, Ultrasuoni.

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