Quanti tipi di cistite esistono?

Quanti tipi di cistite esistono?

a cura della Dott.ssa Roberta Nale

Cistite: quali tipi esistono e come si distinguono?

La maggior parte delle donne, probabilmente, ha avuto a che fare con la cistite almeno una volta nella vita. La cistite, infatti, è un’infiammazione della vescica che colpisce maggiormente il sesso femminile a causa di specifiche caratteristiche anatomiche: l’uretra – il canale che connette la vescica con l’esterno – nella donna è più corta rispetto all’uomo e questo fa sì che per i batteri (una delle principali cause di questo disturbo) sia più facile raggiungere la vescica.

A ciò si aggiunge il fatto che nelle donne l’orifizio vaginale, uretrale e anale sono molto vicini, e questo rende più semplice il passaggio dei batteri dall’uno all’altro. 

Se la cistite è un disturbo piuttosto diffuso e conosciuto, quello che forse non tutti sanno è che ne esistono diversi tipi, distinguibili secondo vari criteri di classificazione, uno dei quali sono le cause scatenanti. Dopo aver parlato delle cure naturali per la cistite, in questo articolo scopriremo le principali tipologie di cistite, i fattori alla base dell’infiammazione e le loro peculiarità. 

1. Quanti tipi di cistite esistono?

Esistono vari modi per differenziare le cistiti. Ad esempio, prendendo in esame le cause, possiamo avere cistiti di natura infettiva o non infettiva, mentre se consideriamo l’andamento clinico è possibile distinguere tra cistiti acute e croniche: le forme acute compaiono all’improvviso e tendono a risolversi in modo definitivo, senza che si verifichino nuovi episodi connessi a questa infiammazione; le forme croniche, invece, si presentano più volte in un anno, e di solito sono più difficili da diagnosticare e trattare. 

Si può inoltre parlare di cistiti semplici, quando l’infiammazione non è dovuta a problemi a carico delle vie urinarie o di altra natura, e di cistiti complicate, quando invece il problema è connesso ad anomalie che ne favoriscono la comparsa, ne complicano la guarigione o ne predispongono la cronicità. Cosa si intende, invece, con cistite emorragica? In questo caso ci si riferisce a una forma di cistite che provoca ematuria, dunque sangue nelle urine, e che può avere cause infettive o non infettive.

2. Cistiti infettive e non infettive: quali sono le differenze?

Concentriamoci ora sulla distinzione tra cause infettive e non infettive. La maggior parte delle volte le cistiti infettive sono provocate da batteri che entrano nella vescica attraverso l’uretra, cominciando a moltiplicarsi. Spesso il batterio responsabile è l’Escherichia coli, in genere proveniente dall’intestino. Come capire se la cistite è di origine batterica? Per scoprirlo servirà effettuare l’urinocoltura, un’indagine microbiologica sulle urine.

Anche se le infezioni batteriche rappresentano il fattore scatenante più frequente, la cistite può essere provocata anche da cause non infettive: ne sono un esempio la cistite interstiziale, quelle dovute ad agenti chimici o quelle legate all’assunzione di determinati farmaci, ad esempio. Scopriamo di più su queste forme di cistite. 

3. Tipi di cistite distinti in base alle cause

Vediamo ora alcuni tipi di cistite differenziati in base alle cause scatenanti: scopriamo insieme quali sono i fattori implicati nella loro comparsa e le caratteristiche che è bene conoscere per distinguere una forma dall’altra.

Cistite interstiziale

La cistite interstiziale è una forma di cistite cronica più frequente nelle donne che negli uomini. I sintomi possono includere bisogno frequente e impellente di urinare, dolore pelvico cronico, dolore o bruciore durante la minzione, quindi manifestazioni molto simili a quelle dovute a una cistite batterica. In questo caso, però, il problema non è di natura infettiva.

La sintomatologia tende a manifestarsi in modo graduale e ad aggravarsi nel corso del tempo, non di rado impattando negativamente sulla qualità di vita e sulla sessualità.

Anche se i fattori scatenanti non sono pienamente noti, si pensa che una possibile causa sia un difetto a carico del rivestimento protettivo delle pareti della vescica che le renderebbe più vulnerabili nei confronti delle sostanze irritanti presenti nell’urina, portando così all’infiammazione. Le cure possono prevedere la combinazione di varie tipologie di trattamento, incluse alcune modifiche allo stile di vita (come cambiamenti dietetici).

Cistite post-coitale

Con cistite post-coitale (un tempo chiamata anche “cistite da luna di miele”) si intende la cistite che si verifica dopo i rapporti sessuali, generalmente 24-72 ore dopo. Nella maggior parte dei casi questa forma di cistite è dovuta a un’insufficiente lubrificazione vaginale durante il rapporto e a un’eccessiva contrazione del pavimento pelvico, fattori a causa dei quali possono verificarsi traumi meccanici e piccole lesioni.

Questi microtraumi possono diventare terreno fertile per la moltiplicazione di batteri che, attraverso il canale uretrale, raggiungono la vescica causando la cistite. 

Cistite da prodotti chimici, farmaci o corpo estraneo: una panoramica sulle altre forme di cistite

Tra le altre forme di cistite rientrano:

  • Cistite causata da prodotti chimici: si tratta di un tipo di cistite meno frequente che può verificarsi in chi ha una particolare sensibilità verso determinate sostanze presenti all’interno di prodotti per l’igiene intima, ad esempio. In questo caso sono tali sostanze a provocare l’infiammazione.
  • Cistite dovuta a farmaci o radioterapia: l’assunzione di alcuni farmaci, specialmente i chemioterapici, può causare cistite. Anche la radioterapia nella zona pelvica può portare a questo disturbo. 
  • Cistite causata da corpi estranei: l’utilizzo per lungo tempo di un catetere vescicale può favorire lo sviluppo di cistite. 
  • Cistite collegata ad altre problematiche: in certi casi la cistite può anche essere una complicazione di altre condizioni di salute come, ad esempio, calcoli renali e diabete. 

4. Come capire di che tipo di cistite si tratta?

Quando rivolgersi al medico in caso di cistite e come capire da cosa è causata l’infiammazione? Innanzitutto, è importante consultare il medico quando i sintomi proseguono per più di 3 giorni, così come in presenza di manifestazioni quali febbre e brividi, dolore alla schiena o al basso ventre, sangue nell’urina

Anche se la cistite si ripresenta nel corso del tempo bisogna contattare il dottore per escludere la possibilità che l’infiammazione sia causata da determinate problematiche. 

Capire che cosa provochi la cistite è fondamentale per impostare una terapia corretta e ridurre la possibilità di recidive. Come si determinano la causa e il tipo di cistite da cui siamo affetti? In presenza di manifestazioni tipiche di questo problema, il medico può prescrivere l’esame delle urine e l’urinocoltura per capire se l’infiammazione è di natura batterica e riconoscere il tipo di batterio eventualmente presente. In certi casi, inoltre, potrebbe essere necessario effettuare ulteriori esami per verificare se il disturbo è una conseguenza di altre condizioni di salute. 

Successivamente, la cura cambierà in base alla causa. È importante ricordare che il trattamento antibiotico può essere usato solo in presenza di infezione batterica e che deve essere sempre prescritto dal medico, il quale indicherà anche le dosi e i tempi precisi di assunzione del medicinale. 

Dott.ssa Roberta Nale Ginecologa Me Donna Salute

Specialità:
Specialista in Ostetricia e Ginecologia


Biografia:

Durante la specializzazione ha prestato maggior interesse per la patologia ostetrica, la patologia placentare e la medicina materno-fetale.
Acquisito le certificazioni della Fetal Medicine Foundation in merito al primo trimestre e allo screening della pre-eclampsia
Eseguito più di 100 procedure chirurgiche come primo operatore ed aiuto (taglio cesareo, revisione cavità uterina)

Durante la Fellowship presso l’Università Cattolica del sacro Cuore di Roma Ospedale “A.Gemelli” ha eseguito più di 500 ecografie transvaginali di secondo livello in ambito ginecologico-oncologico, appropriandosi delle terminologie di classificazione per patologia (IOTA-IETA-MUSA-IDEA).

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